In occasione della visita al nostro Club Rotary Castel dell’Ovo del direttore del Museo di Paestum, l’archeologo Zuchtriegel presente nella conviviale serale per il premio attribuitogli del “Magna Grecia Fellowship Rotarian”, mi sono permesso di ricordargli ,accostandomi al suo tavolo, la storia della fiaccola portata da un gruppo di giovani nel corso della manifestazione delle Olimpiadi del 1960 fin sotto il tempio più importante del sito del Parco Archeologico di Paestum: il tempio di Poseidone.
Evento passato nel ricordo, dimenticato, e non noto ai giovani, ma ripreso qualche anno dal giornalista e storico della nostra cittadina Agropoli , Ernesto Apicella, perchè venisse rimesso nel circuito delle informazioni anche per quanti oggi continuano a praticare lo sport della corsa.
L’editore Apicella con le immagini, con oltre 50 pubblicazioni al suo attivo, sta ricostruendo la vera storia e la crescita del borgo Cilentano dai primi del 900, borgo al quale mio cognato dedicò la poesia omonima, testo struggente presente nelle pagine di questo blog.
Non è, quindi, un caso che ad Agropoli si svolga una delle più importanti manifestazioni nazionali di maratona alla quale partecipano più di mille atleti ogni anno.
E siccome in maniera un pò autocelebrativa ho ricordato la mia presenza nel cimento del 1960, in quella corsa che mi consenti di consegnare la FIACCOLA al terzultimo tedoforo, Gerardo di Pasquale, che la porse al mio compagno di scuola GAETANO DI NARDO, divenuto poi il professore di educazione fisica di quel nostro splendido Liceo, ho raccolto dalla rete, nei siti che ne parlano, alcune immagini selezionate per lo scopo a riprova del mio dire.
Quanto avevo detto coram populo nella sala gremita della Conviviale Rotariana del 9 luglio, le cui immagini sono sul sito che curo da circa 10 anni e di cui allego qui di seguito anche il link, poteva aver generato curiosità ed incredulità. Il 1960 è un anno lontano non familiare alle nuove generazioni anche a quelle rotariane.
Su questo Blog ho postato anche il libro annuario della ricorrenza del cinquantenario della istituzione 1944/1994 del Liceo, libro non a caso curata proprio dal mio amico Gaetano Di Nardo il penultimo tedoforo della corsa, finita all’incirca
Una piccola storia di cui vado fiero ed orgoglioso perchè nei miei ricordi c’è l’emozione della fiamma che ardeva, la grande Kermesse serale nei templi e la piccola grande avventura sportiva del Liceo “a nome Dante Alighieri” che ora non esiste più.
Il liceo è divenuto, infatti, solo una risicata sezione del Liceo Scientifico di nome “Gatto”, contro cui non ho nulla, cioè contro Gatto; la circostanza mi amareggia non poco e mi fa pubblicamente dichiarare il rincrescimento per quanti hanno consentito lo svilimento di un centro di cultura e di storia della città.
Se andate sul libro Annuario troverete nomi di tanti valenti professionisti che hanno legato il loro nome al paese, ed al territorio, onorandolo, mentre di Gatto e del scientifico forse in futuro potrebbe non essere ricordato alcunchè ( apro una dolorosa parentesi: in occasione di un contatto con il preside del momento per riportare alla luce il libro del mio liceo quel manager scolastico non sapeva di cosa parlassi e forse non sapeva tante altre cose. Mi fermo qui.)
Un oltraggio alla Cultura ed ai valori umanistici, a quei valori ripresi in grande sintesi nel bel libro di Nuccio Ordine ” l’Utilità dell’inutile “, che rappresentano la sconfitta del momento nel contesto di una società che sembra voglia prescinderne e che poi finisce per scoprire durante una storia recente , quella del più importante e capace uomo di azienda e di impresa che sia passato in Italia cioè di Marchionne , che il patrimonio di conoscenza che lo aveva formato affondava negli studi di filosofia.
Non sarà un caso che valori umanistici, sport ( olimpiadi ), musica , letteratura, siano il patrimonio genetico dei popoli che contano e o di quelli che hanno insegnato qualcosa.
In quel libro del mio liceo , ventiquattro anni prima dell’avvento della rete, e cioè nel 1994, ricordavo a tutti i giovani che le conoscenze tecniche e quelle dell’economia non possono fare a meno dei contenuti dell’uomo sapiens: seguono e non precedono i valori che purtroppo una grande massa di cittadini incolpevolmente e buona parte della intellighentia industriale, colpevolmente, considerano inutili.
link alla visita del direttore Zuchtriegel , musicista , archeologo e tante altre cose insieme buone per il rilancio della cultura, del nostro grande sito di Paestum
https://www.rotarynapolicasteldellovo.it/media-gallery/?album=179&gallery=188
Il link alle immagini della FIACCOLA e della storia piccola piccola